venerdì 22 marzo 2013




LA RUSSIA E’ PRONTA A CONCLUDERE UN ACCORDO SULLE ADOZIONI CON LA SPAGNA

МOSCA, 22.03.2013. La Russia è pronta a concludere un accordo di cooperazione in materia di adozioni con la Spagna, così come esplorare la possibilità di sottoscrivere un trattato con la Gran Bretagna ed Israele così il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, intervenendo all’ “Ora del Governo” alla Duma di Stato. Informa la "RIA Novosti".
«Abbiamo già due accordi (sull’adozione) con l'Italia e la Francia. Negoziati sono in corso per la sottoscrizione di trattati con altri Paesi. La situazione più avanzata - i negoziati con la Spagna. Vari incontri si sono tenuti con Israele ed Irlanda. Stiamo lavorando su questa questione con Cipro, Slovenia, Nuova Zelanda, Malta e Regno Unito» ha detto il Ministro.
Secondo Lavrov questi sono gli Stati i cui cittadini più attivamente adottano bambini russi.
Lavrov ha sottolineato come i nuovi accordi saranno conclusi grazie all’esperienza fatta nella stipula degli accordi con l'Italia e la Francia.
Un Accordo di cooperazione in materia di adozione la Russia, al momento attuale, esiste con l’Italia. Un documento simile vale per la Francia, ma non è stato ancora ratificato dal Parlamento francese. Nei primi mesi del 2013 Mosca ha annunciato l’uscita dall’accordo bilaterale sulle adozioni con gli Stati Uniti, ma le disposizioni dell’accordo medesimo continueranno ad essere valide per ambo le parti sino al 1 gennaio 2014.
Il responsabile del Ministro degli Esteri russo ha detto che gli Accordi bilaterali attualmente in vigore con la Francia e l'Italia, «in particolare, stabiliscono gli obblighi dei partner stranieri di iscrivere il bambino presso i Consolati russi, fornire alle autorità regionali russe regolari relazioni sull’educazione dei bambini adottati, nonché ricevere l'approvazione preventiva obbligatoria dalle competenti autorità russe per la ri-adozione del bambino». Pertanto, in conformità con le disposizioni del trattato, i bambini adottati conservano la cittadinanza russa, acquisendo anche la cittadinanza dello Stato estero.

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